PINACOTECA NAZIONALE DI BOLOGNA
Nel 2024 è iniziato il progetto per una nuova identità visiva di una delle istituzioni artistico/museali più importanti di Bologna: la Pinacoteca Nazionale di Bologna. Dal 2024 ad oggi, l’Istituzione ha avuto una serie di importanti cambiamenti ministeriali che la vedono oggi parte di un gruppo di Musei statali facenti capo ad un unico gruppo dei Musei Nazionali di Bologna. In questo senso l’identità visiva si sta adattando a questo processo dinamico che non era parte degli obiettivi di brief che invece erano la forte rappresentività, un approccio classico ma contemporaneo e la facilità d’uso interna da parte del personale non qualificato del Museo stesso. Il progetto dunque si è basato su un approccio storiografico in cui al centro dell’indentità è il carattere tipografico scelto e in parte disegnato custom con i suoi autori. Questo carattere è stato disegnato sulla forma delle lettere di Francesco Griffo, maestro tipografo bolognese incisore alla dipendenza dell’editore più importa della storia della tipografia: Aldo Manuzio. Questa font, accompagnata da un marchio costituito da tre asterischi disposti a triangolo inverso, come nell’impaginato dell’Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna, editato dall’editore veneziono con i caratteri del Griffo. In questo testo il Griffo formalizzò per la prima molta il maiuscolo nell’utilizzo delle titolazioni, moderno approccio che tutt’oggi usiamo. Il tutto viene messo in relazione ad una sans serif dalle stesse proporzioni della versione custom della font principale (il PNB De Aetna). In questo modo, con un approccio delicato e poco invadente è stato possibile creare una relazione forte e concreta tra immagine, testo e luogo che ai autocita in un’espressività forte e caratteristica dell’identità museale.















